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Il documento più antico sull’Osteria Salini risale al 1846 e testimonia, archivio storico, che in quegli anni era attiva un’attività gestita da Antonio Salini, presumibilmente dal 1820 circa. A quel tempo l’osteria era anche merceria, sali e tabacchi, ferramenta, drogheria, si vendeva un po’ di tutto, in famiglia si facevano salumi (come in tutte le famiglie) e si vendeva la carne, si comprava l’uva e si faceva il vino. Fin dopo la guerra le attività principali erano la macelleria, l’osteria/locanda e la produzione di salumi, più o meno come ora.

Vittorio Salini (1875/1969) é rimasto alla guida dell’attività per quasi cento anni, affiancato dai figli Guido (1908/1972) ed Elvira (1906/1986) e Luisa in cucina (sposa di Guido nel 1945 è scomparsa nel 1998). Ma è più o meno dagli anni Settanta/Ottanta che il salumificio, con i fratelli Vittorio (1946), Renzo (1949) e Domenico (1950), è diventata l’attività per eccellenza con vendite di prodotti fuori dalla provincia e anche dall’Italia.

Il ristorante resta uno dei canali privilegiati di vendita dei prodotti dei Salini, carni e salumi accompagnati da paste, dolci, salse fatti in casa. In cucina prima con la suocera Luisa e poi (dal 1998) da sola la moglie di Domenico Annamaria. Con loro ora le nuove leve, classe 1984, Mauro e Guido Salini con una storia ancora tutta da scrivere.

L'azienda Salini raccontata da Domenico Salini
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